Limezza 100g
Polvere di limone fermentato.
Indicazioni: senza glutine |
Limezza
Polvere di limone fermentato... un'altra polvere dall'aroma dirompente.
Come per molte altre cose, scegliamo di proporre qualcosa di particolare, magari inconsueto, piuttosto che “la solita minestra”. Probabilmente è necessaria una certa abilità in cucina per dosare e collocare al meglio un prodotto come questo, non a caso viene apprezzato soprattutto da chef di livello, ma non saremo certo noi a mettere limiti alla creatività in cucina. Tuttavia… non chiedeteci “come si usa”, piuttosto: ditecelo voi, come lo usate!
Anche in questo caso, non facciamo delle composizioni di sapori, ma creiamo sapori univoci, in questo caso limone.
Solo limoni e sale marino di Sicilia fermentati. La lattofermentazione cambia e arricchisce il sapore del limone, rendendolo più intenso, e conferisce conservabilità al prodotto.
Tutta la lavorazione viene fatta in modo artigianale e con grande attenzione.
(Possibilmente) NON CUOCERE! I fermenti vivi contenuti nella Limezza non pastorizzata vengono uccisi dalle temperature molto elevate, per cui aggiungere preferibilmente a freddo.
Se ti va, dai un’occhiata alla sezione ricette, curata da Giulia Pieri, per farti ispirare.
Conservare in luogo fresco e al riparo dalla luce.
Ingredienti: limone, sale marino
Dichiarazione nutrizionale per 100 g (in grammi):
val. energetico: 96 kcal; grassi: 0,5; carboidrati: 16,8;
di cui zuccheri: 0; proteine: 4,2; sale: 27,7.
Prodotto da:
Nesler società semplice agricola
strada Sterpaio snc
Viterbo (VT)
Utilizziamo esclusivamente materie prime locali, selezionate e controllate. Non facciamo uso di soia, né di prodotti contenenti OGM o prodotti chimici di sintesi.
Indichiamo sempre nelle schede e in etichetta tutti gli ingredienti utilizzati, senza esclusioni.
Il nostro modo di intendere il “locale” tiene conto del clima e degli spostamenti reali che facciamo. Cerchiamo di stringere rapporti di collaborazione con gli agricoltori più coscienziosi della zona. La cosa che preferiamo in assoluto è produrre noi stessi le materie prime.
Quello che conta di più per noi è un alto livello di rispetto della Terra e dell’Uomo e alti livelli qualitativi della materia prima.
Preferiamo la qualità al concetto astratto di “locale”, preferiamo conoscere i fornitori, preferiamo sforzarci per la qualità, che accettare passivamente delle etichette. Preferiamo il piccolo al grande produttore e… siamo realistici. Il compromesso a volte è fare più strada, piuttosto che abbassare il livello qualitativo. Il nostro “locale” è un “locale relativo” che ci fa usare sale integrale di Sicilia, piselli toscani, cereali della Tuscia, nocciole biolo giche coltivate a pochi chilometri dal nostro laboratorio, e così via.