Salsa "K2" 200ml
Salsa Lentis aromatizzata con pepe, finocchio e aglio.
Salsa K2 (shoyu aromatizzato)
Una vetta di aromi
La Salsa K2 è una "salsa di soia" (senza soia) davvero speciale! Si tratta di una Salsa Lentis
in cui abbiamo messo in infusione aglio, pepe e finocchio. Ricorda gli
aromi della porchetta e del salame, e non sapendo come chiamarla,
abbiamo mantenuto il suo nome "da battaglia", quello che portava per
tutto il periodo in cui è stata in elaborazione, in fase sperimentale,
per così dire. Come la Salsa Marisa, anche questo si può considerare uno shoyu mediterraneo, ricco di aromi familiari e deliziosi.
Della Salsa K2 si potrebbe dire molto, ma noi preferiamo lasciare che siano i suoi aromi intrecciati a parlarvi.
La Salsa K2
può essere utilizzata per condire e insaporire sia cibi crudi che
cotti. Si può emulsionare con olio e il solo limite è la fantasia!
NON
CUOCERE! I fermenti vivi contenuti nella salsa non pastorizzata vengono
uccisi dalle temperature molto elevate, per cui va aggiunta,
preferibilmente, al termine della cottura o a freddo.
Se ti va, dai un’occhiata alla sezione ricette, curata da Giulia Pieri, per farti ispirare.
Conservare al fresco.
Ingredienti: Salsa Lentis (farro, lenticchie nere, sale marino integrale, acqua, spore di Aspergillus oryzae), aglio, pepe nero, finocchio
Dichiarazione nutrizionale per 100 g (in grammi):
val. energetico: 58 kcal; grassi: 1,7; grassi saturi: 0,1; carboidrati: 9; zuccheri: 4; proteine: 9,2; sale: 15,3.
Prodotto da:
Nesler società semplice agricola
strada Sterpaio snc
Viterbo (VT)
Lo shoyu (chiamato anche “salsa di soia”) è un condimento di origine asiatica. Nella tradizione orientale si fa più frequentemente con soia e frumento. Tradizionalmente la maturazione naturale durava almeno un anno. La maturazione avviene senza intervenire sulle variazioni stagionali delle temperature, come insegna la tradizione. Lo shoyu è uno dei cibi più ricchi al mondo di “UMAMI”, il cosiddetto quinto gusto (in italiano indicato spesso anche come “sapido”). Gli altri gusti fondamentali sono dolce, salato, amaro e aspro.
Il procedimento di produzione prevede l’inoculo del legume e del cereale con spore di Aspergillus oryzae per la produzione del koji. Questa
prima fermentazione dura circa due giorni e va seguita costantemente
mantenendo temperatura controllata e rimescolando e arieggiando
periodicamente. Il koji viene poi mescolato ad una salamoia forte e
lasciato fermentare.
Utilizziamo esclusivamente materie prime locali, selezionate e controllate. Non facciamo uso di soia, né di prodotti contenenti OGM o prodotti chimici di sintesi.
Indichiamo sempre nelle schede e in etichetta tutti gli ingredienti utilizzati, senza esclusioni.
Il nostro modo di intendere il “locale” tiene conto del clima e degli spostamenti reali che facciamo. Cerchiamo di stringere rapporti di collaborazione con gli agricoltori più coscienziosi della zona. La cosa che preferiamo in assoluto è produrre noi stessi le materie prime.
Quello che conta di più per noi è un alto livello di rispetto della Terra e dell’Uomo e alti livelli qualitativi della materia prima.
Preferiamo la qualità al concetto astratto di “locale”, preferiamo conoscere i fornitori, preferiamo sforzarci per la qualità, che accettare passivamente delle etichette. Preferiamo il piccolo al grande produttore e… siamo realistici. Il compromesso a volte è fare più strada, piuttosto che abbassare il livello qualitativo. Il nostro “locale” è un “locale relativo” che ci fa usare sale integrale di Sicilia, piselli toscani, cereali della Tuscia, nocciole biolo giche coltivate a pochi chilometri dal nostro laboratorio, e così via.