Limone fermentato
L’antica tradizione di fermentare i limoni in Magreb ci ha ispirato questo prodotto, il Limone fermentato.
Solo limoni e sale marino integrale di Sicilia fermentati. La
lattofermentazione ammorbidisce il sapore aspro dei limoni e li rende
conservabili. La fermentazione è simile a quella dei crauti, ma il
sapore decisamente no. Il contenuto di sale, molto inferiore a quello
dei "limoni confit” tradizionali, è comunque sufficiente a rendere il
prodotto conservabile molto a lungo, anche una volta aperto.
Tutta la lavorazione viene fatta in modo artigianale e con grande attenzione. Si tratta di una forma molto particolare di lavorare gli agrumi, che ci permette di impreziosire i piatti in modo originale, stimolando la nostra creatività!
Il Limone fermentato
può essere utilizzato per condire e insaporire sia cibi crudi che
cotti, donando loro un aroma di limone intenso e inconsueto. Di solito
si trita finemente per aggiungerlo a intingoli o insalate, verdure o
pesce. Si può anche frullare insieme ad altri ingredienti per ottenere
delle salse. Può essere utilizzato anche per aggiungere un aroma
veramente speciale ai dolci!
(Possibilmente) NON CUOCERE! I fermenti vivi contenuti negli agrumi fermentati non pastorizzati vengono uccisi dalle temperature molto elevate, per cui vanno aggiunti preferibilmente a freddo.
Se ti va, dai un’occhiata alla sezione ricette, curata da Giulia Pieri, per farti ispirare.
Conservare in luogo fresco e al riparo dalla luce.
Ingredienti: limoni, sale marino integrale
Dichiarazione nutrizionale per 100 g (in grammi):
val. energetico: 15 kcal; grassi: 0; carboidrati: 2; di cui zuccheri: 2; proteine: 0,6; sale: 5.8.
Il Limone fermentato è naturalmente SENZA GLUTINE, dato che nessun ingrediente utilizzato contiene glutine.
Prodotto da:
Nesler società semplice agricola
strada Sterpaio snc
Viterbo (VT)
Utilizziamo esclusivamente materie prime locali, selezionate e controllate. Non facciamo uso di soia, né di prodotti contenenti OGM o prodotti chimici di sintesi.
Indichiamo sempre nelle schede e in etichetta tutti gli ingredienti utilizzati, senza esclusioni.
Il nostro modo di intendere il “locale” tiene conto del clima e degli spostamenti reali che facciamo. Cerchiamo di stringere rapporti di collaborazione con gli agricoltori più coscienziosi della zona. La cosa che preferiamo in assoluto è produrre noi stessi le materie prime.
Quello che conta di più per noi è un alto livello di rispetto della Terra e dell’Uomo e alti livelli qualitativi della materia prima.
Preferiamo la qualità al concetto astratto di “locale”, preferiamo conoscere i fornitori, preferiamo sforzarci per la qualità, che accettare passivamente delle etichette. Preferiamo il piccolo al grande produttore e… siamo realistici. Il compromesso a volte è fare più strada, piuttosto che abbassare il livello qualitativo. Il nostro “locale” è un “locale relativo” che ci fa usare sale integrale di Sicilia, piselli toscani, cereali della Tuscia, nocciole biologiche coltivate a pochi chilometri dal nostro laboratorio, e così via.